In
occasione dell'apertura della project room della galleria
42contemporaneo, Stefano Pasquini ritorna a Modena con un'installazione
intitolata "Quando l'impeto si Manifesta", in cui l'artista tratta
artisticamente il tema della cancellazione di Manifesta di quest'anno per via di
diverbi tra i curatori della biennale e le autoritą locali di Nicosia, Cipro.
Con questa installazione Pasquini racconta in maniera eccentrica e
trasversale il ruolo odierno dell'artista nella societą - e l'impeto senza
logica che lo spinge a continuare a creare - a cui spesso č chiesta una
interazione con un certo tipo di "arte pubblica" che spesso finisce per rimanere
tale solamente a livello virtuale, in quanto il pubblico si rivela soprattutto
disinteressato alle sue problematiche. La mostra
include una piccola sezione sonora con un'intervista a Jay Jopling, il
gallerista di Damien Hirst, che Pasquini aveva effettuato a Londra nel 1993, ed una
sezione interattiva in cui allo spettatore č richiesto di interagire
sonoricamente con l'installazione, manifestando la sua opinione su questo tema e sull'opera. Una serie di acquerelli inerenti a Manifesta e
all'impeto e ruolo dell'artista contemporaneo accompagnano l'installazione.
Inoltre, l'inaugurazione prevede un incontro tra un critico e un ospite di
rilievo in quello che e' il bar della 42off, alla presenza del cocktail director
Cesare Malagoli. Al pubblico č richiesto la partecipazione esterna dal portico
di via Carteria, e l'aperitivo continuerą al vicino Bar Malagoli.
La mostra rimarrą visibile dal portico di via Carteria 58 per tutta l'estate. |
Stefano Pasquini, Il progetto di Quando l'impeto di Manifesta
Stefano Pasquini, Gessetti, 2006, immagine digitale.
Per ulteriori informazioni o immagini si prega di contattare la galleria 42 allo 059-222199 (email galleria42@fastwebnet.it) o mandare un email allo studio di stefano pasquini (what@stefanopasquini.net).